“10 Km a nuoto nel Mito”. Da Punta Campanella, cuore dell’Area Marina Protetta, sino a Capri. Un’impresa non da tutti. E difatti a cimentarsi nella difficile e faticosa traversata sono stati grandi atleti del passato e del presente, italiani e stranieri. L’evento è stato organizzato dall’associazione “La Colonna” che da tre anni ha come obiettivo quello di aiutare persone vittime di incidenti con lesioni alla colonna vertebrale, raccogliendo fondi per la ricerca scientifica sulle staminali. Fin da subito un gruppo di atleti italiani e stranieri di fama internazionale, manager, uomini e donne volontari hanno deciso di dedicarsi a questa impresa. Già due le traversate di prestigio organizzate negli anni passati: Lo Stretto di Messina nel 2006, e la Tavolara-Golfo Aranci nel 2007.

Quest’anno l’associazione ha pensato di cimentarsi con “il mare più bello e periglioso del Mondo” (così gli organizzatori hanno definito la Punta Campanella-Capri). A supporto dell’evento i mezzi dell’Area Marina protetta di Punta Campanella e della Capitaneria di Porto.

Partiti alle 8,15, il gruppo di testa, guidato dal mitico John Kirwan, grande campione degli All Blacks di rugby degli anni ottanta, è giunto al traguardo dopo un’ora e trequarti. A seguire tutti gli altri sino alle 11,30 quando è giunto l’ultimo gruppo di nuotatori. Nessun problema durante la traversata che ha visto un mare calmo e nessun incidente di percorso.

Quest’evento ha contribuito alla raccolta fondi per l’associazione “La Colonna” che quest’anno ha già raggiunto la cifra di 65 mila euro.

L’atleta più rappresentativo John Kirwan è rimasto estasiato dalle bellezze paesaggistiche e dal mare blu di Punta Campanella. “E’ come quello della Baia di Aukland” ha detto il grande campione che una volta giunto a Capri si è esibito insieme agli altri nuotatori nell’Haka, la famosa danza Maori.