Una task force per intensificare i controlli nelle acque del Parco Marino di Punta Campanella durante le festività natalizie. Positivo l’esito del vertice svoltosi venerdì scorso negli uffici della Riserva. L’incontro è stato organizzato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità e ha visto la partecipazione delle Forze dell’Ordine, in particolare della Capitaneria di Porto, con la presenza del nuovo comandante di Castellammare di Stabia Giuseppe Menna, del nucleo navale dei Carabinieri di Sorrento, guidato dal Maresciallo Pierluigi Chiocca e della squadra Nautica della Polizia di Napoli diretta dall’Ispettore Francesco Busiello. Al centro del dibattito, l’emergenza legata alla pesca di frodo e ai datterari all’interno dell’Area Marina Protetta. Un’emergenza che nel periodo natalizio assume dimensioni preoccupanti visto che i frutti di mare in questi giorni sono venduti a prezzi anche triplicati. In questo periodo un chilo di datteri può costare anche 100 euro. Dalle segnalazioni giunte al numero verde del parco (800325051) e dal servizio di monitoraggio dell’Area Marina emerge inoltre la costante presenza, nelle prime ore del mattino, di pescatori sportivi e subacquei che operano illecitamente nei pressi dello scoglio del Vervece, zona A del Parco e fiore all’occhiello di tutta l’Area Marina.
E proprio per contrastare i pescatori di frodo è stato adottato, come negli anni precedenti, un piano di controllo e sorveglianza che partirà nei prossimi giorni e che vedrà le Forze dell’Ordine impegnate a monitorare le acque del parco soprattutto nelle ore dove si registra una maggiore presenza di attività illecite, l’alba e il tramonto. Sorvegliato speciale sarà il Vervece che, con il nuovo regolamento, è stato ulteriormente “protetto”: vietata la pesca entro i 200 metri di distanza dalle boe che circondano lo scoglio della Madonnina.
“Ringraziamo le Forze dell’Ordine per l’impegno che ogni anno garantiscono nel controllo dell’Area Marina – sottolinea il Presidente del Parco Davide Gargiulo – E’ indispensabile e importantissimo il coordinamento tra più corpi, come dimostra l’ottimo piano d’azione che è stato messo in campo per monitorare la costa soprattutto nelle ore più critiche. In questo periodo anche l’Area Marina effettuerà attività di sorveglianza a supporto delle Forze dell’Ordine”. Nel corso del 2010 le attività di monitoraggio del Parco Marino hanno potuto registrare e constatare le infrazioni più ricorrenti e le zone e le attività da controllare maggiormente. La pesca di frodo, da terra, da mare o subacquea, resta l’attività illecita più frequente e dannosa per l’ecosistema pur se va registrata negli ultimi anni una riduzione del fenomeno e un ripopolamento delle specie ittiche. Anche la presenza dei datterari si è drasticamente ridotta a seguito di brillanti operazioni condotte da Carabinieri, Capitaneria e Guardia di Finanza. Solo nel 2010 il Nucleo Navale dell’Arma di Sorrento ha denunciato 6 datterari e sequestrato natanti e attrezzature. Nel periodo estivo, invece, le infrazioni più ricorrenti riguardano il transito e l’ancoraggio in zona vietata, visto il gran numero di diportisti che prendono letteralmente d’assalto la costiera nei mesi caldi. La sola Capitaneria di Sorrento nel 2010 ha accertato e contestato 110 illeciti amministrativi per transito e ancoraggio vietato nell’Area Marina Protetta.