Domani mattina vertice al Parco marino di Punta Campanella. L’incontro è organizzato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità, gestito da Legambiente, e vedrà la partecipazione delle Forze dell’ordine e delle istituzioni locali. Al centro del dibattito l’emergenza legata alla pesca di frodo e ai datterari all’interno dell’Area Marina Protetta. Un’emergenza che nel periodo natalizio assume dimensioni preoccupanti visto che i frutti di mare in questi giorni sono venduti a prezzi anche triplicati. In questo periodo un chilo di datteri può costare anche 70 euro. E per questo Legambiente promuove il cenone etico e a tutela del mare.
“Per condire un piatto di spaghetti con datteri di mare vengono distrutti interi tratti di scogliere”, denunciano gli ambientalisti. E chiedono di mangiare soltanto pesci e frutti di mare consentiti. Nell’incontro di domani poi sarà presentato anche il rapporto annuale dell’Osservatorio ambiente e legalità. Dai dati raccolti e dalle segnalazione giunte al numero verde 800325051 emerge un preoccupante aumento della presenza di pescatori di frodo all’interno dell’Area Marina Protetta. Anche il Vervece, zona A del parco, è stato preso di mira più volte nell’ultimo periodo. E proprio ieri, il personale dell’Area Marina Protetta, il Centro Immersioni due Golfi e il Diving Blue Point hanno recuperato attrezzi da pesca (nasse, coffe e cosi via) dai fondali del Vervece. Un intervento reso possibile grazie allo Spazzamare in dotazione al Parco marino da alcuni mesi. Diversi i quintali di rifiuti raccolti.

“L’intervento di ieri dimostra come il Vervece sia ancora bersagliato da pescatori di frodo – sottolinea Raffaele Di Palma dell’Osservatorio Ambiente e Legalità – Chiediamo quindi alle Forze dell’ordine un giro di vite nei confronti di quanti continuano a provocare danni all’ambiente marino senza alcuno scrupolo”.

Il Presidente Michele Giustiniani ritiene “indispensabile e fondamentale un coordinamento tra le Forze dell’ordine e l’Area Marina per monitorare la costa soprattutto nelle ore notturne. In questo periodo usciranno anche i nostri mezzi e sarà fondamentale collaborare al meglio”.

Per il direttore dell’AMP Antonino Miccio, infine, “bisogna continuare a stringere la morsa nei confronti dei pirati dei fondali, proseguendo sulla strada tracciata negli ultimi anni. Sono molto soddisfatto poi dell’utilità degli interventi dello spazzamare, come quello effettuato ieri al Vervece”.