Recuperata stamane una rete di circa 50 metri nei pressi di Vetara. L’intervento è stato effettuato dopo una segnalazione giunta all’Area Marina Protetta di Punta Campanella. I sub del Centro TGI Diving di Massa Lubrense, partiti da Marina della Lobra a bordo del “Gesù di Nazareth”, si sono immersi a 50 metri di profondità per liberare i fondali dall’ammasso che creava seri danni all’ambiente marino in piena zona A del Parco. Anche il gommone dell’AMP ha partecipato all’operazione che si è svolta alle 10,30 ed è durata quasi un’ora. Dopo l’intervento a Vetara i sub si sono recati nella zona di Montalto e hanno recuperato alcune nasse dal fondale.

“Le operazioni di stamani sono molto importanti – dice Michele Giustiniani, presidente dell’AMP di Punta Campanella – e si inseriscono in una più ampia strategia di monitoraggio. Tra un paio di settimane, inoltre, entrerà in azione lo Spazzamare, un’imbarcazione che potrà prelevare i rifiuti superficiali dal mare”.

Soddisfatto anche il direttore del Parco Antonino Miccio: “E’ fondamentale recuperare una rete in piena zona A, visti i danni che può arrecare. Non bisogna mai abbassare la guardia perché episodi del genere rischiano di compromettere definitivamente l’ambiente marino”.

“Bisogna continuare a lavorare in sinergia con quanti lavorano nel Parco – sottolinea Raffaele Di Palma, dell’Osservatorio Ambiente e Legalità – Solo con la collaborazione di tutti, dai pescatori ai Diving, e con il fondamentale contributo delle Forze dell’Ordine, è possibile ripristinare la legalità all’interno dell’AMP”.