Intensificati i controlli nell’Area Marina Protetta Punta Campanella in vista del Natale e dei cenoni a base di frutti di mare. I prezzi dei “frutti” proibiti, infatti, in questo periodo lievitano, in particolare i datteri, che sono venduti anche a 70 euro al chilo. E per evitare un massacro dei fondali il Parco Marino, grazie alla collaborazione delle Forze dell’Ordine e a Legambiente intensificherà i controlli e le campagne di promozione contro il prelievo illegale del mollusco.

“Come Area Marina Protetta abbiamo delle grosse responsabilità nei confronti della collettività per la tutela dell’ambiente che è il nostro obiettivo primario”, dice Liberata Persico, Presidente del Parco Marino. “Per rendere il nostro impegno proficuo è indispensabile la collaborazione di tutti, e soprattutto delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio. Visto che la prevenzione da sola non ci consente di risolvere il gravissimo problema della pesca abusiva e dei datterari – continua il Presidente – occorre, nostro malgrado, un’intensa opera di repressione. Per questo ringrazio in particolare la compagnia dei Carabinieri di Sorrento, coordinati dal Capitano Barecchia, che ha dimostrato grande sensibilità e attenzione intervenendo in maniera proficua. Ha dato – conclude il presidente – un segnale forte a quanti, insensibili al rispetto delle regole del vivere civile, ledono in maniera irreparabile i diritti dell’intera collettività”.

I carabinieri di Sorrento, infatti, la settimana scorsa hanno sorpreso cinque pescatori di frodo intenti a prelevare datteri dalle pareti rocciose nei pressi della grotta azzurra di Capri e a Marina di Puolo a Massa Lubrense, in piena Area Marina Protetta. Gli uomini dell’Arma hanno sequestrato mezzo quintale di datteri e cinquecento ricci di mare. I cinque datterari, tutti di Castellammare di Stabia, sono stati denunciati in stato di libertà e ora rischiano fino a dodici mesi di carcere più sanzioni pecuniarie. I carabinieri hanno sequestrato anche tute da sub e quattro piccozze. E’ solo l’ultimo episodio di una serie di avvistamenti e segnalazioni giunte all’Osservatorio Ambiente e Legalità del Parco Marino negli ultimi mesi. Addirittura in estate i volontari di Legambiente, insieme ai dipendenti dell’Area Marina, furono minacciati da una decina di datterari sorpresi durante un’azione di monitoraggio notturna.

“La lotta ai datterari è una delle priorità dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella”, spiega Antonino Miccio. “Le segnalazioni al Numero Verde dell’Osservatorio Ambiente e Legalità (800325051) e i sequestri degli ultimi mesi dimostrano che il fenomeno, seppur ridotto rispetto al passato, non è stato ancora del tutto sconfitto. E’ fondamentale quindi continuare nell’opera di prevenzione e repressione con la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine. L’importante è intervenire non solo a mare, ma anche e soprattutto nei luoghi e nei locali in cui i datteri vengono venduti”.