Mercoledì 8 giugno si svolgerà una regata all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella organizzata dalla Lega Navale di Castellammare di Stabia. La manifestazione si terrà in occasione della giornata mondiale degli oceani, patrocinata dall’UNESCO. L’escursione è aperta a tutti coloro che vorranno navigare e visitare, attraverso un percorso guidato e approfondito, le varie bellezze presenti nell’AMP. Hanno già dato la loro adesione alcune associazioni di categoria, tra le quali l’Assovela Attarchia, associazione di velieri della tradizione sorrentina.

La giornata mondiale degli oceani, fortemente voluta dall’UNESCO, è un’importante giorno di mobilitazione, presa di coscienza e sensibilizzazione per una corretta informazione e gestione degli oceani. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente in tantissime località dei cinque continenti. In penisola si partirà alle 12,00 dal Capo di Sorrento e si navigherà sino ai “Galli”. Poi, ogni partecipante potrà godere del mare della costiera, visitando le zone più interessanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.

“L’obiettivo di giornate come questa – spiega il direttore dell’Area Marina Protetta Antonino Miccio – è quello di ampliare sempre più la presenza di attività ecocompatibili all’interno del Parco marino”.

Proprio in quest’ottica lo staff dell’Area Marina ha partecipato la settimana scorsa a ParkLife, il salone dei parchi e del vivere naturale che si è svolto presso la Fiera di Roma. Nello stand di “Punta Campanella” i numerosi visitatori, circa 30mila, hanno potuto conoscere e apprezzare le bellezze della costiera, attraverso il materiale informativo curato dal Parco. Nei tre giorni della Fiera, poi, si sono svolti diversi convegni e incontri legati ai temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.

“E’ fondamentale essere presenti a questo tipo di fiere – sottolinea il Direttore Miccio – Questo proprio per promuovere uno sviluppo sostenibile dell’Area Marina Protetta. E, come detto prima, per favorire tutte quelle attività, come la vela, le canoe, il pescaturismo e così via, collegate alla fruizione ecologica del mare, in modo da limitare quel turismo di massa, mordi e fuggi, che non porta altro che problemi di ordine pubblico alla costiera”.