Il 24 e il 25 marzo, nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli, oasi naturalistiche e parchi protetti dell’intero territorio regionale in mostra.

L’Area Marina “Punta Campanella” è stata presente con un proprio stand per accogliere i numerosi visitatori, giovani scolaresche ma anche cittadini interessati. A rappresentarla, all’ingresso della fiera, un manufatto veramente eccezionale: un gozzo sorrentino a vela latina che ha già ricevuto numerosi riconoscimenti. Il gozzo è la barca simbolo della marineria italiana. Tante sono le barche che in tutti i tempi hanno solcato le onde del mare ma, se chiudiamo gli occhi e pensiamo ad un’imbarcazione, se vogliamo rappresentare con un semplice tratto di penna una barca, il risultato sarà un gozzo mediterraneo. La struttura del gozzo ricorda quella di un corpo umano: scheletro (chiglia e costole), pelle (il fasciame esterno). Lo scafo è in legno massello ben stagionato. La cura nella costruzione è massima: ogni elemento della barca è costruito in modo che le fibre del legno seguano la forma stessa del fasciame e anticamente nei boschi si sceglievano gli alberi destinati alla costruzione di barche forzandoli da giovani ad assumere le forme adatte alla costruzione dei singoli pezzi. Più recentemente si è usato il vapore per piegare il legno. Il gozzo, per la sua struttura, non ha bisogno di zavorra né di deriva. Anche la vela latina ha una nobile storia. Da sempre costituisce la velatura mediterranea per eccellenza, indispensabile strumento di navigazione per marinai e pescatori sia del mondo cristiano che islamico. Il suo taglio triangolare ha consentito di sfruttare il vento contrario.