Un gommone grigio fermo nei pressi di S. Montano e 4 sub in immersione. E’ stato individuato all’alba dall’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente durante un’operazione di monitoraggio ad inizio dicembre. Così è scattata l’operazione di caccia ai datterari che continuano a creare danni ai fondali dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Soprattutto durante le festività natalizie. Proprio per questo l’ Osservatorio Ambiente e Legalità ha organizzato un incontro presso la sede del Parco Marino a metà dicembre con le Forze dell’Ordine e il Procuratore del Tribunale di Torre Annunziata Diego Marmo. In quella sede si è organizzato un monitoraggio quotidiano nelle prime ore del mattino da parte della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia agli ordini del Comandante Valente e dei Carabinieri di Sorrento guidati dal Capitano Scartabello e coordinati nelle operazioni dal Maresciallo Chiocca. Le Forze dell’Ordine in queste settimane hanno così reso dura la vita ai datterari. Che sono stati individuati e messi in fuga in più di un’occasione, in attesa del colpo definitivo che potrebbe stroncare definitivamente il fenomeno illegale.
“In questi anni – spiega Raffaele Di Palma, coordinatore dell’Osservatorio Ambiente e Legalità – è stata eliminata quasi del tutto la presenza dei datterari “sportivi”, cioè di quelli che singolarmente e quasi per hobby pescavano il mollusco. Restano da sconfiggere i datterari “professionisti”, un gruppo ben organizzato e determinato che continua a trarre profitto da questa pratica illegale che provoca enormi danni ai nostri fondali”.
“Difendere i nostri fondali è una priorità per il Parco Marino – sottolineano il Presidente dell’Area Marina Protetta Davide Gargiulo e il Direttore Antonino Miccio – dopo la felice conclusione delle problematiche inerenti ai depuratori di Torca e S.Antonio speriamo di cogliere un altro successo nella lotta ai datterari”.