“Sulla vicenda del nuovo regolamento del Parco Marino ci sono state soltanto polemiche strumentali. Noi non l’abbiamo mai approvato in quel modo”. Il sindaco di Massa Lubrense, nonché Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ente, Leone Gargiulo interviene sulla vicenda che ha scatenato un vespaio di polemiche con le associazioni di pesca professionale. “Il regolamento approvato dall’Assemblea dei Sindaci nel maggio del 2008 non comprendeva tutte le modifiche che hanno scatenato la polemica. Ci sono gli atti che dimostrano che abbiamo prestato la massima attenzione alle esigenze del territorio. La nostra proposta metteva al centro lo sviluppo sostenibile delle attività delle associazioni di categoria. Ho anche sollecitato il Ministero – osserva il Sindaco di Massa – per far approvare quanto prima il nuovo Regolamento in modo da favorire lo sviluppo ecocompatibile dell’Area”.
Al centro della discussione soprattutto i provvedimenti per i limiti alla quantità degli attrezzi da pesca e per le aree in cui l’attività è vietata. In realtà il CdA del Parco Marino e l’Assemblea dei Sindaci avevano approvato, il 5 maggio del 2008, una proposta di regolamento molto diverso, attento alle esigenze sia dei pescatori che dei diportisti. Erano previste molte liberalizzazioni, tra cui anche l’ancoraggio in alcune zone B dell’Area Marina. I vertici del Parco, d’accordo con il CdA e i sindaci, nella stesura della proposta di regolamento, hanno rispettato l’autonomia gestionale dell’ente e soprattutto le esigenze del territorio. Tali indicazione, però, sono state disattese dal Ministero dell’Ambiente che ha modificato il documento e, senza coinvolgere l’ente, lo ha approvato con un decreto ministeriale il 5 novembre scorso. Nei 18 mesi trascorsi tra maggio e novembre il documento è stato quindi modificato negli uffici ministeriali ed è qui che sono state aggiunte le disposizioni che restringono le attività di pesca e che hanno scatenato la protesta delle associazioni di categoria. Ora, però, i vertici del Parco hanno già richiesto un incontro urgente con il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigacomo, per chiedere alcune variazioni soprattutto nei punti più controversi.
“Noi stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie per modificare il regolamento – sottolinea il presidente del Parco Marino Davide Gargiulo – Per noi i pescatori e i diportisti sono una risorsa del territorio e nessuno vuole mortificarli. Anzi, nella proposta di regolamento avanzata al Ministero, c’erano alcune modifiche per incentivare le attività naturalmente sempre tenendo ben presente la tutela dell’ambiente. Per stemperare le polemiche – conclude il Presidente Davide Gargiulo – invito tutte le associazioni di categoria a prendere visione della nostra proposta di regolamento e del documento invece approvato dal Ministero, in modo da chiarire definitivamente la correttezza del nostro operato”.