Oltre due tonnellate di rifiuti raccolti dal mare in poco più di due mesi. E’ il sorprendente risultato dell’attività dello Spazzamare dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, impegnato da metà luglio a fine settembre a ripulire le acque della costiera. Rifiuti domestici per oltre il 90% e provenienti, a causa delle correnti marine, dal centro del Golfo di Napoli, dove tra bottiglie e buste di plastica, si addensa un grosso agglomerato di immondizia pari ad un piccolo isolotto, per alcuni la quarta isola del golfo. La colpa è dei grossi fiumi campani che scaricano in mare un’enorme quantità di spazzatura. A cui si aggiungono i rivi, gli scarichi abusivi e in percentuale minore l’inciviltà e l’incuria di alcuni diportisti. Questa enorme quantità di spazzatura, in alcuni momenti, può giungere sottocosta, anche in penisola sorrentina, creando una vera e propria situazione emergenziale. Più volte lo Spazzamare del parco ha risolto situazioni imbarazzanti per la divina costiera. Il battello in dotazione all’Area Marina, progettato per la raccolta di rifiuti solidi galleggianti, ha operato soprattutto tra Sorrento e Meta, comuni che hanno creduto e voluto fortemente la presenza del natante nei mesi estivi.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dallo Spazzamare quest’estate, e di questo ringraziamo l’Area Marina Protetta di Punta Campanella – dichiara il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo – La pulizia delle acque è un servizio fondamentale in un comune come il nostro che deve offrire un’immagine pulita ai tanti turisti che scelgono la costiera come meta delle loro vacanze. E’ sicuramente un’attività che deve proseguire – conclude il sindaco – per dimostrare che, nonostante l’annosa emergenza rifiuti che colpisce la regione, ci sono punti d’eccellenza che mantengono alta l’immagine del territorio”.

Delle 26 giornate di lavoro per conto di Sorrento, in cui si è monitorato e lavorato lungo i 3 km di costa del comune, nel 28% dei casi si è registrato mare mediamente sporco, nel 27% si è dovuta affrontare un’emergenza, mentre nel 30% il mare è risultato limpido e pulito. Nel corso dei quasi 3 mesi di lavoro si è registrata inoltre la presenza costante di schiuma superficiale, sia sotto forma di scia in mare aperto che sottoforma di grossi accumuli sotto costa. Lo Spazzamare è riuscito più di una volta a risolvere situazioni emergenziali, grazie alla pronta richiesta di intervento da parte del comune di Sorrento. Come a fine agosto, quando la presenza di correnti provenienti dal centro del Golfo di Napoli ha fatto accumulare una notevole mole di rifiuti di piccole dimensioni in tutta la fascia costiera che va da Punta Campanella a Meta di Sorrento. Nelle acque antistanti il Comune di Sorrento sono stati recuperati circa 250kg di rifiuti principalmente di natura plastica, e di uso domestico, presumibilmente provenienti da scarichi illegali non controllati. Da segnalare anche diverse operazioni di pulizia delle spiagge, in collaborazione con alcune associazioni locali, e una pulizia dei fondali a fine settembre insieme ad associazioni subacquee.
Il materiale raccolto in questi mesi è stato smaltito grazie alla collaborazione di Penisola Verde e Terra delle Sirente. La plastica è il tipo di rifiuto più presente, l’80%, cui segue a lunghissima distanza il legno, con il 9%, l’alluminio (2%), il vetro e la carta (1%), altro (8%).
“La grande quantità di rifiuti raccolti dimostra l’importanza del lavoro svolto dall’Area Marina per la tutela del mare in costiera – sottolinea il direttore del Parco Marino di Punta Campanella, Antonino Miccio – Rivolgiamo un appello agli enti locali, ma anche a Provincia e Regione, affinché il servizio, vista l’enorme quantità di spazzatura presente al centro del Golfo di Napoli, venga ampliato per la prossima estate, in modo da offrire un’immagine migliore della nostra costiera”.