Un vero e proprio saccheggio della ricchissima flora marina presente nel mare del Vervece. A denunciarlo l’Area Marina Protetta di Punta Campanella e il Centro Immersioni Massa Lubrense che ha effettuato monitoraggio subacqueo il 31 dicembre scorso. Nella zona A del Parco, fiore all’occhiello del Parco Marino, e zona di immersione tra le più belle d’Italia, pescatori di frodo, per il momento ancora ignoti, hanno causato ingenti danni alle numerose specie di pesci presenti. Sparite le Cernie, i Saraghi, i Barracuda, i Dentici e le Salpe che negli ultimi anni, grazie al regime di tutela imposto dal Parco, avevano ripopolato il famoso scoglio della Madonnina. Probabilmente sono bastate poche ore a questi pescatori senza scrupoli che, di notte come i ladri, hanno portato via un vero e proprio tesoro naturalistico.
“Un atto gravissimo che colpisce il cuore del Parco – è il duro commento del direttore Antonino Miccio – Il ripopolamento del Vervece è stato molto forte negli ultimi anni. Probabilmente questi “signori” in una sola notte hanno vanificato il lavoro di anni e non si sono resi conto del danno che hanno creato a tutti, a partire proprio dai pescatori. Saremo costretti a prendere seri provvedimenti ed eventualmente a sospendere le autorizzazioni per la pesca fino a che la situazione non tornerà sotto controllo”.
La pesca di frodo, nonostante l’impegno delle Forze dell’Ordine, continua ad essere un problema per la tutela dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Datterari, pescatori sportivi, subacquei, nonostante diverse denuncie e numerosi controlli da parte di Capitaneria, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, continuano, soprattutto nelle ore notturne, ad infliggere seri danni al patrimonio naturalistico del Parco. Durante le festività natalizie, le Forze dell’Ordine hanno creato un coordinamento per intensificare i controlli in un periodo in cui prezzi e domanda del pescato aumentano notevolmente per i cenoni di Natale e di Capodanno. Sequestrati centinaia di chili di datteri nelle pescherie del napoletano, denunciati diversi pescatori nell’Area Marina. Ma, alla fine, sono bastate poche ore e pescatori senza scrupoli per causare un danno di incalcolabile valore.